Se l’Italia riuscisse a cogliere a pieno il potenziale espresso dall’Egitto, il nostro export verso il Paese potrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro entro il 2019. Un valore che potrebbe salire a 5 miliardi di euro, se l’economia egiziana riuscisse a recuperare a pieno i ritmi di crescita pre-crisi. E’ quanto scrive la Sace in un comunicato dedicato alla Conferenza economica che si e’ aperta oggi a Sharm El Sheikh.
La Sace ha recentemente rinnovato il proprio impegno con l’Egitto, firmando un Memorandum of Understanding con il Ministero dell’Industria e ponendo le basi per una più stretta collaborazione in settori strategici per il paese arabo: infrastrutture, energia elettrica e da fonti rinnovabili, agroindustria, sistemi di irrigazione e trattamento dell’acqua. Per sostenere le imprese italiane che continuano a trovare nella sponda sud del Mediterraneo una destinazione privilegiata per le proprie esportazioni e investimenti, la Sace ha inoltre costituito un Desk dedicato al Medio Oriente e Nord Africa, la seconda area in termini di esposizione nel portafoglio Sace con circa 4,8 miliardi di euro, pari all’11% dell’esposizione totale.
L’Italia è il quarto fornitore a livello globale dell’Egitto, con un export pari a 2,8 miliardi di euro nel 2013, e conta sulla presenza stabile di oltre 130 imprese italiane nel Paese.
Una partnership che trova terreno fertile nel percorso di recupero intrapreso nell’ultimo anno, segnato da una sostanziale ripresa dei consumi e degli investimenti.