Si è tenuta ieri al Cairo la presentazione di uno dei più importanti esempi di azioni interconnesse che si svolgono tra sponda nord e sud del Mediterraneo, e delle quali si occupa da oggi al 2020 il nuovo programma quadro dell’Unione Europea Horizon 2020, ad alcune centinaia di ricercatori – numerosi dei quali italiani – ed operatori industriali.
Finanziato con circa 80 milioni di euro per sviluppare ricerca, innovazione industriale e risposte alle sfide sociali di oggi (salute, medicina, sicurezza agroalimentare, ambiente e energia pulita), il programma costituisce secondo il ministro egiziano della Ricerca scientifica, Ramzy George una grande opportunità’ di collaborazione, di apertura e di ripresa economica per i paesi della riva sud del Mediterraneo.
Gli intervenuti alla conferenza per lanciare Horizon 2020 – tra i quali l’ambasciatore Ue al Cairo, James Moran, e il capo dell’unita’ Vicinato Europeo, Africa e Paesi del Golfo, Elisabeth Lipiatou – hanno tra l’altro sottolineato i rapporti sviluppatisi tra Ue ed Egitto in base all’Accordo di Associazione entrato in vigore nel 2004 per favorire la liberalizzazione degli scambi commerciali e l’accesso del paese delle Piramidi ai mercati europei. Ora il nuovo programma intensifica e sviluppa quelle possibilità, specificamente nell’ambito della ricerca, dello sviluppo industriale e delle azioni a favore di migliori condizioni di vita in paesi, come l’Egitto, che stanno attraversando una difficile transizione politica.
Tra le possibili prospettive, quelle di sviluppare la produzione di alimenti sicuri e prodotti di origine biologica, nell’ambito di quella che viene definita “bioeconomia sostenibile”, oppure aumentare la produzione di energie rinnovabili, che entro il 2020 si stima debbano coprire fino al 20 per cento dei consumi globali. L ‘ufficio Scientifico dell’ambasciata italiana al Cairo, diretto dal dottor Franco Porcelli, che ha contribuito all’organizzazione della conferenza, ha coordinato una sessione dal titolo “Stato attuale e prospettive future per la cooperazione euro-mediterranea in ricerca e innovazione”.
It was held yesterday in Cairo, the presentation of one of the most important examples of interconnected actions that take place between northern and southern shores of the Mediterranean, and one dealing between now and 2020, the new EU Framework Programme Horizon 2020 to some hundreds of researchers – many of them Italian – and industrial operators .
Funded with about 80 million euro to develop research, innovation and industrial responses to the challenges today’s social ( health, medicine, food safety , environment and clean energy ), the program is in accordance with the Egyptian Minister of Scientific Research, Ramzy George a great opportunity ‘ collaboration, openness and economic recovery for the countries on the southern shores of the Mediterranean. The participants at the conference to launch the Horizon 2020 – including the EU ambassador in Cairo, James Moran, and the head unit ‘ European Neighbourhood , Africa and Gulf Countries, Elisabeth Lipiatou – have pointed out , inter alia, the relationship that developed between the EU and Egypt, according to the Association Agreement entered into force in 2004 to promote trade liberalization and access to the country of the Pyramids to the European markets . Now the new program intensifies and develops those capabilities , specifically in research , industrial development and actions in favor of better living conditions in countries such as Egypt , who are going through a difficult political transition.
Among the possible perspectives, those of developing the production of safe food and products of biological origin , in the context of what is called ” sustainable bioeconomy ” , or increase the production of renewable energy, it is estimated that by 2020 should cover up to 20 per cent of global consumption . The Scientific Office of the Italian Embassy in Cairo, headed by Dr. Franco Porcelli , who helped organize the conference , coordinated a session entitled ” Current status and future prospects for the euro-Mediterranean cooperation in research and innovation .”