Saranno mura alte 12 metri, una sorta di canyon di sabbia, ad accogliere i turisti che nel 2015 visiteranno il padiglione degli Emirati Arabi Uniti all’esposizione universale che si svolgerà a Milano, un progetto dello studio di architettura Foster+partners basato su tecnologia e sostenibilità, tanto che – una volta finita l’Expo – potrà essere smontato e spostato ad Abu Dhabi. Anche la presentazione del progetto, oggi, è stata all’insegna della sostenibilità con una conferenza stampa via web triangolata fra Milano (dov’era fra gli altri il commissario unico di Expo Giuseppe Sala), Londra (dove si trovavano gli architetti) e Abu Dhabi (“cuore” del progetto).
Il tema scelto per il padiglione è ‘Food for Thought’, cibo per il pensiero.
L’esempio che gli Emirati Arabi vogliono mostrare al mondo è quello di Masdar, la città completamente ecosostenibile che proprio lo studio Foster sta costruendo.
Sfruttando il terreno stretto, gli architetti per il padiglione hanno pensato a ricreare l’effetto del vento nel deserto con mura curve, come onde di sabbia, che corrono parallele per 140 metri di lunghezza. Appena entrati i visitatori riceveranno un tablet con cui potranno dare vita ad alcuni degli oggetti disposti nella parte iniziale del percorso che poi continua con la proiezione di un video non in un singolo schermo ma a 360°: grafica 3d, un’oasi, tre punti ristoro fra cui uno sul tetto (dove ci saranno anche orti che forniranno parte del materiale al ristorante) completeranno l’esperienza.
“Sarà un’esperienza che non dimenticheranno”, ha assicurato il commissario generale degli Emirati Arabi per Expo Salem Al Ameri. “Questa per noi è una partnership importante”, ha aggiunto Sala, ricordando che Milano passerà il testimone a Dubai dove si svolgerà l’Expo del 2020.
Walls are 12 meters high , a sort of canyon sand , to welcome tourists in 2015, will visit the UAE pavilion at the Universal Exhibition to be held in Milan, a project of the architectural firm Foster + partners based on technology and sustainability , so that – once you have finished the Expo – will be dismantled and moved to Abu Dhabi. Even the presentation of the project, today , has been on sustainability with a press conference via web triangulated between Milan ( where he among others, the sole commissioner of Joseph Expo Hall ), London ( where they were the architects ) and Abu Dhabi ( the “heart” of the project) .
The theme of the pavilion is ‘ Food for Thought ‘ , food for thought . The example that the UAE wants to show the world is to Masdar , the city that just totally sustainable Foster is building .
Leveraging the soil tight, the architects have designed for the pavilion to recreate the effect of the wind in the desert with curved walls , such as sand waves , which run parallel to 140 meters in length. Upon entering visitors will receive a tablet which may give rise to some of the objects placed in the initial part of the route then continues with the screening of a video on a single screen, but at 360 ° 3D graphics , an oasis , three points refreshments including one on the roof (where there will also be gardens that will provide some of the material in the restaurant) will complete the experience.
“It will be an experience you will not forget ,” he assured the Commissioner-General of the UAE Expo Salem Al Ameri . “This is an important partnership for us ,” said Hall , noting that Milan will pass the baton to Dubai which will host the Expo 2020